Quando arriva l’ora della merenda, per molti genitori si accende la solita domanda: “Sto davvero dando al mio bambino qualcosa di giusto per lui… ma che gli piaccia anche?”. Non è solo uno spuntino: è una piccola pausa di energia, gioco e rassicurazione in mezzo alla giornata.

Le principali linee guida italiane sulla nutrizione infantile ricordano che la merenda dovrebbe essere uno spuntino leggero, che non appesantisce e non sostituisce i pasti principali, ma aiuta i bambini ad arrivare sereni a pranzo e a cena, mantenendo costante il livello di energia durante la giornata.

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Cosa dicono gli esperti sulla merenda

Secondo le raccomandazioni nazionali, la merenda pomeridiana dovrebbe coprire una piccola parte del fabbisogno energetico giornaliero, intorno al 10%, lasciando spazio a un’alimentazione varia ed equilibrata negli altri pasti. Questo significa porzioni adeguate all’età, né troppo grandi né troppo piccole, per evitare sia il “buco allo stomaco” sia il rischio di arrivare al pasto successivo già sazi.

Gli esperti dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù sottolineano che una merenda ideale per bambini e ragazzi dovrebbe essere quotidiana, moderata e saziante, ma anche serena: non solo nutrizione, ma un momento piacevole, senza sensi di colpa né ansia da “fare tutto perfetto”.

Idee di merenda per piccoli esploratori

Per accompagnare i “piccoli esploratori” tra scuola, sport e giochi, gli specialisti suggeriscono di variare le proposte nell’arco della settimana, alternando opzioni dolci e salate, fresche e più pratiche da portare nello zainetto. Alcuni esempi citati nelle linee guida sono frutta fresca, yogurt, piccoli panini semplici, cracker poco conditi, che aiutano a dare energia senza esagerare.

Nella pratica quotidiana questo si traduce in combinazioni semplici, che molti bambini conoscono già: un frutto e un piccolo panino, uno yogurt e qualche biscotto secco, oppure uno spuntino a base di latte o bevanda vegetale accompagnato da una merenda secca. L’importante è che la merenda sia un momento di pausa e ascolto: qualche minuto per sedersi insieme, parlare della giornata e insegnare, con dolcezza, che prendersi cura di sé passa anche da ciò che si mette nel piatto.

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